Dieta di primavera, gli ingredienti da includere per superare insonnia, stanchezza e irritabilità
Con l'arrivo della primavera si fanno più frequenti l'insonnia, la stanchezza e l'irritabilità. Non c'è da preoccuparsi, però, perché è possibile combatterli tutti tramite una dieta equilibrata, come spiega la nutrizionista Gemma Fabozzi. In questa stagione, infatti, è bene includere nella propria alimentazione una serie di ingredienti tra cui le fragole, gli asparagi, gli agretti, le olive e la frutta secca. I consigli della nutrizionista Le fragole aiutano a contrastare l'irritabilità e a mantenere la linea. Il consiglio della nutrizionista è di prepararle nel seguente modo: prima di rimuovere il picciolo, lavatele con del vino rosso o il succo di limone. Per quanto riguarda asparagi e agretti, mentre i primi sono energizzanti e migliorano la funzione immunitaria, i secondi sono diuretici, depurativi e ricchi di minerali e ferro. Inoltre, per mantenere l'idratazione, sarebbe bene consumare verdura cruda a ogni pasto. Non bisogna dimenticare, poi, dei grassi buoni, per esempio le olive e la frutta secca, in modo da contrastare lo stress ossidativo.
2024-04-13T11:48:56Z
Malattie cardiovascolari: indicatori centrali, ma da ottimizzare
Roma, 16 apr. (askanews) - Le malattie cardio, cerebro e vascolari rappresentano ancora oggi la prima causa di mortalità in Italia e hanno impatti importanti in termini di incidenza, prevalenza e di costi sanitari che, tra diretti e indiretti, sono stimati in 42 miliardi di euro l'anno. Le statistiche mostrano come siano stati fatti enormi progressi ma si può ancora agire per rendere più efficace ed efficiente sia la gestione dei pazienti che la programmazione delle risorse. Per farlo occorre aggiornare gli indicatori esistenti e introdurne di nuovi per misurare i percorsi dei pazienti in termini di esiti e di processi. Il tema è stato al centro dell'incontro "Cardiovascular Health for All - Quali prospettive per l'Italia", realizzato da Meridiano Cardio, la piattaforma di discussione e dialogo sulle patologie cardio, cerebro e vascolari di The European House - Ambrosetti (TEHA), in collaborazione con l'Intergruppo Parlamentare per le malattie cardio, cerebro e vascolari."Credo che il problema degli indicatori - dichiara Fabrizio Oliva, presidente ANMCO - sia un problema estremamente rilevante in sanità. Per molti anni ci siamo occupati soprattutto di indicatori della fase ospedaliera, sicuramente importanti, abbiamo ottenuto dei miglioramenti importanti in ambito cardiovascolare della prognosi ma adesso credo che la sfida si sposti sulla cronicità, quindi sul territorio. Ora il punto è identificare un numero adeguato di indicatori che ci possano permettere di migliorare la salute dei nostri pazienti con patologie cardiovascolari".Il gruppo di lavoro di Meridiano Cardio ha censito un totale di 75 indicatori, di cui quasi l'80% guarda all'ambito ospedaliero; di questi quasi la metà è rappresentata da indicatori di volume (28 su 59) che non restituiscono una fotografia dell'efficacia degli interventi realizzati. Gli indicatori andrebbero ottimizzati e anche aggiornati per tenere conto delle innovazioni tecnologiche e farmacologiche che hanno modificato le procedure e i modelli di presa in carico dei pazienti."Gli indicatori Agenas sono estremamente importanti - dichiara Giuseppe Musumeci, Direttore Cardiologia Ospedale Mauriziano, consulente Agenas - perché ci permettono di monitorare la pratica clinica e di migliorarla, diventano degli obiettivi dei direttori generali e quindi anche dei direttori clinici. Gli indicatori ci hanno permesso di ridurre la mortalità cardiovascolare aumentando le angioplastiche in corso di infarto, adesso è il momento di rivederli. Bisogna avere dei nuovi indicatori, che abbiamo proposto, per prevenire il rischio residuo, quindi ad esempio garantire che i pazienti siano a target con il colesterolo 'cattivo', con l'LDL e dei nuovi indicatori per le procedure interventistiche, quelle che permettono ai cardiologi di sostituire le valvole aorta e mitrale senza intervento chirurgico. Mancano degli indicatori di volume ed esito per queste procedure ed è auspicabile averli per monitorare queste procedure e migliorare la nostra pratica clinica".
2024-04-16T14:11:35Z
Malattie rare: come agire per inaugurare una "New Era for Rare"
Roma, 17 apr. (askanews) - In Italia sono circa 2 milioni le persone affette da una malattia rara. Negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti per cercare di rispondere sempre meglio alle necessità di cura e assistenza dei malati rari e delle loro famiglie. Un esempio, l'approvazione del testo unico su queste patologie, entrato in vigore a dicembre 2021, che ha fornito per la prima volta una cornice normativa per organizzare e gestire questi pazienti in modo uniforme sul territorio nazionale. Testo che però manca ancora di una piena attuazione. Problema di cui si è parlato alla Camera durante la prima discussione del progetto "New Era for Rare", promosso da Edra, con la sponsorizzazione non condizionante di Pfizer, frutto del lavoro di un board di clinici, membri di associazioni di pazienti ed esponenti di società scientifiche."Anche oggi torniamo a parlare di malattie rare - dichiara ad askanews la deputata Maria Elena Boschi, membro dell'Intergruppo parlamentare malattie rare - e delle esigenze non soltanto di cura ma complessive delle persone con malattie rare. Purtroppo l'ennesimo rinvio dell'aggiornamento dei LEA da parte del governo Meloni crea una delusione rispetto a tante aspettative che persone con malattie rare e non solo avevano riposto in questo aggiornamento. Come Intergruppo per le malattie rare non ci demoralizziamo e continuiamo a spingere perché il governo dia completa attuazione al testo unico sulle malattie rare che è stato approvato due anni fa e che richiede ancora alcuni decreti attuativi".Durante l'evento è stata posta particolare attenzione a tre malattie rare: l'amiloidosi cardiaca, la distrofia muscolare di Duchenne e l'emofilia che presentano ancora diverse criticità. Dalla discussione sono emersi alcuni aspetti ritenuti essenziali per tutte le malattie rare tra cui: formazione specifica di medici e pediatri, multidisciplinarietà, aumento del numero di centri di riferimento, accesso alle terapie innovative, implementazione di sistemi di rete che garantiscano al malato una continuità assistenziale. L'attuale difformità tra le Regioni in materia di accesso a cure e servizi sanitari pesa infatti non poco sui malati rari e sulle loro famiglie."Il mondo delle malattie rare è sicuramente in difficoltà in questo momento per la non completa applicazione della legge quadro - dichiara ad askanews Andrea Lenzi, presidente del Comitato di Biosicurezza della PdCM - che ha dato tante speranze ma che ancora manca di molti decreti applicativi e quindi necessita con urgenza di un'attenzione politica in questo senso. Inoltre, se posso sottolineare una caratteristica che fa da ponte tra la scienza e la politica, è che le malattie rare sono un esempio tipico in cui la normativa deve essere necessariamente nazionale. Così come abbiamo visto con la pandemia Covid la necessità di una visione nazionale che consenta a tutte le Regioni di uniformarsi a un certo standard, questo vale per le malattie rare. Così com'era per il tanto grande così è per il tanto piccolo. Ci vuole un'uniformità sul territorio nazionale perché non è possibile per coorti di malati così piccole - 5, 20, 50 persone - avere differenziazioni regionali".
2024-04-17T15:28:23Z
Broccoli e dieta, come massimizzare l'antiossidante naturale sulforano: il modo più sano per cucinarli non è bollirli, lo dice la scienza
I broccoli sono sempre stati considerati un'importante risorsa per una dieta sana ed equilibrata. Ricchi di antiossidanti, fibre, potassio e vitamina C, queste verdure sono da tempo apprezzate per i loro molteplici benefici per la salute. Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che il modo in cui cuciniamo i broccoli potrebbe influenzare la loro efficacia nel fornire i nutrienti essenziali. Broccoli, lavali così: il modo per eliminare vermi e parassiti Come preparare il broccoli Una ricerca condotta da un team di scienziati cinesi ha rivelato che cuocere i broccoli attraverso metodi comuni come la bollitura o l'utilizzo del microonde potrebbe ridurre notevolmente la quantità di sostanze benefiche presenti. Questo studio ha sollevato l'interrogativo su quale sia il modo migliore per cucinare i broccoli al fine di massimizzarne i benefici per la salute. I risultati dello studio hanno dimostrato che, dopo aver tagliato i broccoli in piccoli pezzi, è benefico lasciarli riposare all'aria per almeno mezz'ora prima della cottura. In alternativa, consumare i broccoli crudi e spezzettati, potrebbe rappresentare un'opzione ancora migliore per garantire un'assunzione ottimale di sulforafano. I broccoli lasciati riposare per 90 minuti prima di essere saltati in padella hanno mostrato un aumento della quantità di sulforafano rispetto a quelli saltati immediatamente dopo il taglio. Questo suggerisce che il tempo di esposizione all'aria potrebbe favorire la formazione di sulforafano all'interno dei broccoli, potenziando così i loro benefici per la salute. Tagliare i broccoli in piccoli pezzi e lasciarli riposare all'aria prima della cottura oppure consumarli crudi potrebbero essere i modi più efficaci per garantire un'assunzione ottimale di sulforafano e massimizzare così i benefici per la salute derivanti da questa preziosa verdura. Photo credits: Shutterstock music by Korben MKdB
2024-04-09T08:28:35Z
Dieta dei Broccoli, il modo più sano per cucinarli non è bollirli: lo dice la scienza
I broccoli sono sempre stati considerati un'importante risorsa per una dieta sana ed equilibrata. Ricchi di antiossidanti, fibre, potassio e vitamina C, queste verdure sono da tempo apprezzate per i loro molteplici benefici per la salute. Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato che il modo in cui cuciniamo i broccoli potrebbe influenzare la loro efficacia nel fornire i nutrienti essenziali. Una ricerca condotta da un team di scienziati cinesi ha rivelato che cuocere i broccoli attraverso metodi comuni come la bollitura o l'utilizzo del microonde potrebbe ridurre notevolmente la quantità di sostanze benefiche presenti. Questo studio ha sollevato l'interrogativo su quale sia il modo migliore per cucinare i broccoli al fine di massimizzarne i benefici per la salute. I risultati dello studio hanno dimostrato che, dopo aver tagliato i broccoli in piccoli pezzi, è benefico lasciarli riposare all'aria per almeno mezz'ora prima della cottura. In alternativa, consumare i broccoli crudi e spezzettati, potrebbe rappresentare un'opzione ancora migliore per garantire un'assunzione ottimale di sulforafano. I broccoli lasciati riposare per 90 minuti prima di essere saltati in padella hanno mostrato un aumento della quantità di sulforafano rispetto a quelli saltati immediatamente dopo il taglio. Questo suggerisce che il tempo di esposizione all'aria potrebbe favorire la formazione di sulforafano all'interno dei broccoli, potenziando così i loro benefici per la salute. Tagliare i broccoli in piccoli pezzi e lasciarli riposare all'aria prima della cottura oppure consumarli crudi potrebbero essere i modi più efficaci per garantire un'assunzione ottimale di sulforafano e massimizzare così i benefici per la salute derivanti da questa preziosa verdura. Photo credits: Shutterstock music by Korben MKdB Leggi anche:-- Broccoli, lavali così: il modo per eliminare vermi e parassiti
2024-04-09T09:48:46Z