CUCINA ESOTICA: 10 PIATTI DA PROVARE IN GIRO PER IL MONDO

Per molti viaggiatori è un mantra: quando si visita una nuova località, bisogna provare tutte le specialità locali. È un’esperienza culturale, perché attraverso le ricette tradizionali si apprendono aneddoti sulla storia del luogo, ma anche puramente gastronomica, che porta alla scoperta di nuovi ingredienti, cotture e abbinamenti che una volta tornati possono arricchire la dispensa o il ricettario di casa. Una nuova spezia, una specie mai provata di pesce, un frutto esotico, una salsa.

E se l’origine del piatto è povera o antica, come in tante delle ricette selezionate qui sotto per fare il giro del mondo, spesso le sue caratteristiche sono anche semplici. E la semplicità a tavola è una virtù ritrovata, che piace sempre di più a chi mangia e a chi sta in cucina.

Cucina esotica: il piatto da provare in Norvegia

Pane nero, cipolla e aringhe, il sandwich alla nordica

Tesoro dei mari del nord, l’aringa occupa un posto speciale nella cucina norvegese, protagonista di numerosi festival gastronomici in giro per tutta la penisola scandinava. Il sandwich alla nordica è tanto semplice quanto ricco di sapore e nutrienti: una fetta di pane nero, cipolla e aringhe marinate. Consigliato perché: l’aringa è un pesce azzurro ricco di grassi buoni omega 3, preziosi per lo sviluppo del sistema nervoso e per la salute di cuore e arterie.

Croazia

Gregada, il piatto dei pescatori

La versione originale appartiene all’isola di Hvar: si dice che sia il modo più antico in cui si cucina il pesce

nella regione della Dalmazia. Un primo popolare, cucinato a fuoco vivo dai pescatori e servito come piatto

unico, con pesce pescato e poco altro: patate, aglio, cipolla, prezzemolo e olio d’oliva. In genere è a base di

orata, scorfano e rana pescatrice, ma oggi esistono varianti della ricetta originale con acciughe, capperi,

crostacei. Consigliato perché: il pesce bianco è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B.

Cucina esotica: il piatto da provare a Malta

Lampuki pie, lo specchio di un’isola

Il nome della torta salata deriva da “lampuka”, versione maltese della lampuga, un pesce bianco tipico del mar Mediterraneo e in particolare delle acque che circondano Malta. La lampuki pie unisce le culture che hanno attraversato l’isola: contiene suggestioni britanniche (le pie sono le torte salate tipiche della cucina inglese), arabe (per tocchi esotici come l’uva sultanina) e mediterranee (per ingredienti come il basilico, i pomodori e le olive). La lampuga è anche tradizionalmente servita con salsa di pomodoro e aglio, semplicemente grigliata oppure in una tipica zuppa di pesce chiamata “alijotta”, ricca di aglio e cipolla. Consigliato perché: è un pesce di stagione e tipico dell’area.

India

Chutagi, una zuppa vegetariana con la pasta a farfalla

La pasta protagonista del chutagi, una zuppa tipica del Ladakh, viene cotta in un denso brodo con patate, cipolla, carote, cavolfiore e verdure a foglia verde, come broccoli o spinaci. Talvolta possono essere aggiunti pezzi di carne (montone o pollo) per aumentare la quota proteica, ma la maggior parte delle volte la zuppa viene consumata come piatto vegetariano, arricchita con una combinazione di spezie aromatiche tipiche della regione come cumino, coriandolo e peperoncino. Consigliato perché: contiene vegetali ricchi di carotenoidi.

Marocco

Matbucha, l’insalata marocchina dalle note speziate

Con peperoni, pomodori, spezie e olio d’oliva, la matbucha è la variante marocchina della peperonata italiana, anche se localmente viene descritta come un’insalata cotta o un salsa. In tavola si serve come contorno oppure come antipasto, spalmata su bruschette di pane tostato. Consigliato perché: i peperoni rossi contengono licopene, un antiossidante benefico per la salute soprattutto maschile, la cui disponibilità aumenta in cottura.

Cucina esotica: il piatto da provare in Thailandia

Mango sticky rice, il piatto estivo amato dai locali

Fette di mango fresco (in Thailandia se ne coltivano più di 200 specie) e riso “sticky”, cioè appiccicoso, come diventa dopo la cottura per l’alto contenuto di amido, condito con una salsa a base di cocco e una spolverata di fagioli mung gialli. È un piatto popolare molto amato, che i ristoranti stellati locali propongono anche in versione gourmet. Consigliato perché: il mango contiene la mangiferina, una molecola che fa bene a cuore e mente.

Indonesia

Betutu, la miscela di spezie delle isole

Popolare nelle isole indonesiane di Bali e Lombok, il betutu è un piatto a base di pollame (pollo o anatra) cotto in una salsa intensamente aromatica composta da una miscela di spezie, verdure e radici macinate. Tra gli ingredienti principali: scalogno, aglio, curcuma, zenzero, peperoncino e galanga, una pianta tipica del Sud-est asiatico che in antichità veniva utilizzata per alleviare problemi digestivi. Consigliato perché: le spezie hanno note proprietà benefiche nei confronti di stomaco e intestino.

Corea

Mandu, la versione coreana degli gnocchi (ripieni di kimchi)

Inseriti da CNN Travel tra gli gnocchi più gustosi del mondo, i mandu coreani sono farciti con il kimchi, un alimento tipico della gastronomia della Corea che nel 2013 è diventato anche patrimonio immateriale dell’Unesco. L’ingrediente principale è il cavolo cinese, che viene lasciato fermentare in salamoia con il peperoncino. Consigliato perché: la fermentazione dà vita a un prodotto ricco di vitamine, sali minerali e

probiotici, batteri buoni che possono aiutare a rafforzare il sistema immunitario e a favorire la digestione. Secondo alcuni studi consumare spesso cibi fermentati migliora anche l’umore.

Messico

Aguachiles di gamberi, uno dei più piccanti al mondo

Parente stretto del ceviche, questo piatto messicano a base di gamberetti crudi marinati con succo di lime,

coriandolo, cipolla rossa e cetriolo, trae la sua nota piccante dai chiltepín, peperoncini piccoli e rotondi che

assomigliano a delle bacche. Consigliato perché: il peperoncino fa bene al cuore grazie a un’azione

vasodilatatrice che aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna.

Cucina esotica: il piatto da provare in America del Sud

Tamales, la ricetta delle feste è un perfetto street food

Oggi si preparano per onorare festività come il Natale, ma ai tempi di Maya e Aztechi i tamales erano lo

spuntino da viaggio per eccellenza: pratici e sostanziosi. Avvolti da una foglia di mais o di banano, il ripieno

è un impasto a base di farina di mais bianco e verdure, come pomodori, peperoni e cipolla. In base alla ricetta

può essere aggiunta anche la carne: pollo, manzo o maiale. Consigliato perché: la cottura al vapore mantiene

intatti tutti i nutrienti.

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