NON TI ACCONTENTI DELL’ACQUA CON L’ARRIVO DEL CALDO? PRO E CONTRO DELLE BIBITE

Secondo Assobibe, l'associazione dei produttori di bibite, il consumo di bevande analcoliche in Italia si attesta intorno ai 50 litri annui pro capite, ben al di sotto dei livelli degli altri Paesi europei che è in media di 95. Ma per soddisfare la sete estiva quale drink è da preferire? Ecco, con l'aiuto di Sara Farnetti, medico esperto in nutrizione funzionale, una mini guida per scegliere con oculatezza. Bibite a base di cola Il punto di forza Una lattina di cola contiene 40 mg di caffeina: una dose paragonabile a quella di una mezza tazzina di caffè. Se hai bisogno di rimanere attivo e concentrato, una bevanda alla cola può essere un'alternativa piacevole. Come tutte le bibite gassate, poi, aiuta a digerire: l'anidride carbonica stimola la motilità e la secrezione dello stomaco. Inoltre la sensazione di frizzante sul palato placa, temporaneamente, la sete. Per chi è nervoso c'è la versione senza caffeina, mentre quella con edulcoranti puoi concedertela anche se sei a dieta. Il punto debole Sono ricche di zuccheri, 10 grammi ogni 100 ml circa, soprattutto glucosio, che impenna la glicemia nel sangue, e sciroppo di mais che, per il suo contenuto in fruttosio, favorisce l'accumulo di grasso. Ecco perché non devi esagerare e limitarti a uno o due bicchieri a settimana. Inoltre l'acido fosforico intacca lo smalto dei denti. Bibite a base di agrumi Il punto di forza Pompelmo, chinotto o aranciata amara, proprio per la loro nota amarognola, sono piuttosto dissetanti. Quelle dal sapore più aspro che contengono limone, aiutano a digerire perché tra gli ingredienti c'è l'acido citrico che regolarizza il pH dello stomaco. Il punto debole Come per tutte le bibite gassate, c'è un'elevata concentrazione di zuccheri: anche in quelle più amarognole si arriva a 30-35 grammi per lattina. La percentuale di succo di arancia o di altro agrume, che per legge non può essere inferiore al 12%, non è significativa dal punto di vista nutrizionale. Soft drinks Il punto di forza A base di mix di frutta, a cui vengono aggiunti spesso estratti di piante o fiori, sono molto meno calorici di aranciata&co perché contengono quasi la metà di zuccheri. Dissetanti e sfiziosi nel sapore, sono un buon compromesso tra gusto e salute per chi non ama bere solo acqua. Alcuni prodotti, da preferire, aggiungono ai loro ingredienti vitamine e antiossidanti, ricavati per esempio da mirtillo e altri frutti rossi. Il punto di debolezza Sono pur sempre zuccherati e in alcuni casi vengono aggiunti anche edulcoranti artificiali, come il sucralosio. Considerando che, rispetto ai succhi di frutta, sono composti per lo più di acqua, circa l'85%, il loro prezzo non è molto conveniente. Sport Drinks Il punto di forza Rimineralizzanti ed energizzanti, perché contengono potassio, magnesio, zuccheri, vitamine del gruppo B. Sono degli ottimi integratori per chi fa sport a livello intenso o sotto il sole. E se soffri molto il caldo e hai la pressione bassa, ritrovi subito le forze. Preferisci la versione isotonica, cioè con concentrazione di sali simile a quella del nostro plasma e quindi facilmente assimilabili. Il punto debole Non sempre sono necessari tanti zuccheri dopo uno sforzo fisico: per reidratarsi può bastare un'acqua medio minerale e per recuperare i sali persi con la sudorazione, una dieta ricca di frutta e verdura. Per il loro gusto gradevole, si tende ad abusarne, ma è rischioso; i sali sciolti, come il potassio, possono affaticare i reni e in certi casi determinare alterazioni del ritmo cardiaco. Non solo: le bevande con eccessiva concentrazione di minerali o zuccheri hanno l’inconveniente di fermarsi a lungo nello stomaco, rallentando l’assorbimento dell’acqua da parte dell’organismo. Energy Drinks Il punto di forza In 250 ml contengono la stessa dose di caffeina di un caffè espresso (80 mg) e altre sostanze stimolanti del sistema nervoso come taurina e glucoronolattone, ma anche ginseng o guaranà. Sono quindi bibite eccitanti, utili se si deve affrontare un impegno che richiede prontezza di riflessi, come mettersi alla guida di notte o affrontare un turno lavorativo. Il punto debole Un dossier pubblicato qualche tempo fa dall'Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, mette in guardia sull'abuso di caffeina legato anche all'assunzione degli energy drinks. Negli Usa, dove si registra il maggior consumo, sono stati segnalati un aumento di casi di  malattie cardiovascolari e di disturbi del sistema nervoso centrale. L'uso di queste bibite quindi deve essere sporadico. E non associato all'alcol perché sembra ne potenzi l'azione stimolante. Succhi e nettari di frutta Il punto di forza Sono tra le migliori bibite se si sceglie un prodotto a base di frutta al 100% perché hanno un buon contenuto di vitamine e minerali provenienti dalla materia prima e non hanno conservanti. Fai attenzione invece quando la dicitura è “succo e polpa” o “nettare”: indicano una concentrazione di frutta inferiore al 50%. Il punto debole Anche i succhi al 100% sono ricchi di zuccheri. Certo, sono quelli naturalmente presenti nella frutta ma apportano comunque calorie e alzano la glicemia. Ne troviamo infatti, sotto forma di fruttosio, in media 10 grammi in 100 ml, proprio come nelle bevande gassate. Sbagliato quindi considerare queste bevande alternative alla frutta, ricca di fibre, che rallentano l'assorbimento del fruttosio. Tè freddo Il punto di forza Se la bevanda è ottenuta da un vero infuso, e non da estratto di tè, contiene fitocomplessi ed epicatechine, preziosi antiossidanti. È quindi una buona scelta per dissetarsi, anche se non può essere un'alternativa all'acqua. Tra le bibite in commercio, preferisci il tè verde, che ha meno caffeina e più sostanze che combattono i radicali liberi. Nei negozi etnici puoi trovare tè verde giapponese in bottiglia e lattina senza zucchero: l'ideale per placare la sete sotto il sole. Il punto debole È troppo dolce (come i succhi e le aranciate) e con la scusa che è una bevanda “leggera” si rischia di eccedere e considerarla alla stregua dell'acqua. Lo zucchero e la teina contenuti possono facilitare l'insorgenza di una sorta di “dipendenza” che spinge a berne più bicchieri al giorno.

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