IL MASSAGGIO CHE RIEQUILIBRA LE ENERGIE

Tecnica di massaggio basata sulla digitopressione dei punti di agopuntura della medicina tradizionale cinese, il tuina mixa manovre e manipolazioni che consentono lo sblocco fisico ed emotivo di determinati blocchi, aiuta a migliorare il flusso dell'energia vitale ed è utile anche dopo infortuni sportivi. Abbiamo incontrato Massimiliano Russo, responsabile della zona fitness presso l’Arabesque Nautilus, esclusivo fitness club nel cuore di Milano che propone anche lezioni di yoga, Pilates, personal training, fisioterapia, coppettazione, moxibustione, massaggio sportivo e drenante, per conoscere più da vicino questo tipo di trattamento.

Quali sono le origini del massaggio tuina?La medicina cinese prevede l'utilizzo delle dita, di aghi e della moxibustione o moxa che è una tecnica terapeutica caratterizzata dall'applicazione prolungata di calore su punti e meridiani tipici dell'agopuntura attraverso sigari o coni di artemisia. Lo scopo è aprire determinati punti o meridiani chiusi a causa di blocchi energetici dovuti a stress fisico e/o emozionale. Questi canali energetici chiusi si possono aprire e ripristinare con l'ausilio degli aghi e della moxa. L'agopuntore o il digitopressore conosce i punti e i meridiani lungo i quali esercitare la pressione per andare a liberare questi blocchi. Ci sono due tipi di agopuntura: quella francese e quella angolosassone. La prima è l'agopuntura tradizionale cinese ed è molto mirata, la seconda, che è completamente riflessologica, utilizza da 30 a 50 aghi. Il maestro che pratica la medicina cinese conosce l'orario preciso in cui inserire un ago in un determinato punto perché sa che proprio in quel momento la funzionalità dell'organo corrispondente si esprime al meglio.

In cosa differisce dall'agopuntura?

Il tuinà - parola composta dagli ideogrammi tūi, spingere e , afferrare, si focalizza sugli stessi meridiani e punti dell'agopuntura, ma usa le dita anziché gli aghi e va a lavorare sui diversi distretti corporei articolandosi in un trattamento profondo ed efficace per diversi tipi di disarmonie. Quando c'è un deficit energetico il dito eserciterà una certa pressione ed effettuerà dei piccoli cerchi in verso orario. Se si è di fronte a un edema si opererà in verso antiorario perché si deve smuovere l'energia e cercare di farla uscire. Il tuinà prevede diversi tipi di manovre - digitopressione, scorrimento e vari tipi di manipolazione tipo con le nocche, a serpente, a vibrazione - da eseguire con le dita, i palmi, gli avambracci o i gomiti con lo scopo di riequilibrare l'energia vitale, il qi. Prevede una parte dove il cliente è seduto, una parte in cui è supino e una in cui è prono. In generale con il massaggio si crea calore e il calore va a distendere le fibre.

Come si svolge una tua seduta tuina?

Io unisco la medicina tradizionale cinese che ho studiato per sei anni con la dottoressa Marina Zenato con la moxa e la medicina psicosomatica secondo la quale a ogni organo o viscere corrisponde un'emozione e creo trattamenti su misura in base all'individuo che ho di fronte. Se un cliente, per esempio, ha problemi epidermici non posso praticargli la coppettazione, se ha problemi alle ossa non posso optare per una digitopressione, userò la moxa. Con un test omeosinergetico vado a individuare il meridiano carente e a lavorare poi in corrispondenza di questo blocco energetico. Quando un cliente mi dice che ha mal di testa e che vuole prendere un antidolorifico io gli dico che, certo, può prenderlo, ma gli dico anche che quel dolore è una spia. Puoi spegnerla, ma devi capire perché si è accesa. L'obiettivo del tuina è andare all'origine di un blocco o di una disfunzione e lo fa senza dare controindicazioni.

In cosa consiste il test omeosinergetico?

Una volta saputo se il cliente è destrorso o mancino gli si chiede di formare usando la mano forte un cerchio con il pollice e l’indice che terrà chiuso con la massima forza muscolare durante il test. L'operatore va a esercitare una pressione in diversi punti del corpo e ogni volta subito dopo cercherà con le sue dita di aprire questo cerchio. In base a quanto questo cerchio è forte o debole l'operatore individua gli elementi di stress, che disturbano l’equilibrio mentale ed emozionale del cliente e trova degli interventi per riportare l'equilibrio. L'operatore va a lavorare lungo due correnti energetiche: il vaso governatore, che si trova sulla schiena e serve a mantenere una buona postura, e il vaso concezione che si sviluppa tra reni, perineo, genitali e ano e indica l'energia creativa. Oltre a lavorare lungo questi vasi l'operatore lavora anche in ognuna delle cinque logge - acqua, fuoco, legno, terra e metallo - ognuna delle quali corrisponde a un organo. Quando l'operatore trova un blocco in corrispondenza di un organo andrà a indagare sempre con il metodo del cerchio la sua natura - fisiologica, alimentare, energetica, emozionale o spirituale - e andrà a scioglierlo lavorando con la digitopressione sul meridiano di riferimento. Di solito si lavora sul singolo punto per circa tre minuti. Noi abbiamo 365 punti di agopuntura distribuiti su 12 meridiani. Per esempio il meridiano del rene ha 27 punti riflessi, quello della vescica 67 e quello del rene 14.

Come fa l'operatore a individuare i blocchi?

Secondo la medicina tradizionale cinese siamo fatti di energia, vibrazioni, respiro, i medici occidentali chiamano tutto questo bioritmi. Tramite un contatto si sviluppa una sorta di empatia involontaria. Tramite il test omeosinergetico e la digitopressione l'operatore fa riconoscere al corpo del cliente che viene in pace.

Cosa sono i punti di riflesso?

Sono punti che fungono da specchio per diverse parti del corpo. Da un paio di anni sto studiando la riflessologia facciale vietnamita, un massaggio inventato in Vietnam agli inizi degli anni 80 dal medico agopuntore Bui Quoc Chau che sfrutta punti specifici sul viso per intervenire su organi e apparati. A causa della Guerra in Vietnam molti vietnamiti erano mutilati, alcuni avevano perso una mano, altri un braccio, altri una gamba. Grazie alla riflessologia facciale anche su queste persone si riuscivano a generare veri e propri stimoli elettrolitici al cervello in grado di riequilibrare l’organismo.

Quante sedute di tuina sono necessarie per riequilibrare il proprio sistema energetico?

Se l'obiettivo è il benessere generale sono sufficienti anche un paio di sedute. Se ci sono delle problematiche o bisogna lavorare su, per esempio, una riabilitazione da contrattura o rottura potrebbero servirne quattro o cinque.

Costi?

Una seduta costa 80 euro e dura circa 40 minuti.

Ci sono controindicazioni?

Il tuina è sconsigliato solo a chi ha problemi di pressione. In questo caso non si possono toccare i punti di fuoco che corrispondono al cuore, al pericardio, alla membrana cardiaca e al duodeno.

Il consiglio che dai più di frequente ai tuoi clienti?

Noi siamo fatti per circa il 60% di acqua, per la medicina cinese siamo fatti per il 60% di emozioni. Nell'acqua risiedono le emozioni, cerchiamo di bere molta acqua.

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